Il termine “Amico” è riconducibile al latino amicus che ha la stessa radice di amare per cui significa letteralmente “colui che si ama”.
L’amore amicale è proprio quello che i greci chiamerebbero philia, un sentimento fraterno, disinteressato, un’affinità elettiva che edifica continuamente lo stesso rapporto e arricchisce chi lo coltiva.
L’amicizia, però, nonostante sia antica quanto la storia della civiltà e riscontrabile in ogni tempo e luogo del genere umano, proprio in virtù della sua articolata, profonda, meravigliosa e caleidoscopica peculiarità fa sì che non possa essere svelata del tutto, se non si ha la fortuna di viverla.
Tutti sappiamo cos’è l’amicizia e, anche se in diversa misura e tipologia, tutti la conosciamo. Tuttavia, darne una definizione è difficile.
Nessuna teoria psicologica, filosofica o poetica, infatti, può pretendere di spiegare esaustivamente questo importante e vitale rapporto umano universale.
Nel mondo occidentale sin dagli antichi greci come Empedocle, Aristotele, Platone, per arrivare a Cicerone, al Cristianesimo fino a San Tommaso, a Montaigne, ecc., si è manifestata la necessità di ricercare, indagare e scrivere di questo sentimento che nasce dalla comunanza di ideali e si alimenta della totale e reciproca fiducia per espandersi, talvolta, verso le sfere soprannaturali e divine.
Oggi all’Alba di Gigliopoli, cullati, rafforzati e memori della fortunata amicizia, prezioso tesoro indissolubile, donataci dal nostro Amico e collega Lillo andato via troppo presto da questa Terra secondo la nostra logica terrena, celebriamo la Sua e la nostra nuova Alba tentando di esplicitare il concetto eterno di Amicizia non con le parole, ma attraverso le musiche suonate e le emozioni scaturite, per augurare a chiunque “Albe di Amicizia” che, come Lillo, risorgano ogni giorno nei nostri cuori e nella nostra essenza più profonda.

Fabio Sodano